Il Mare Nei Tormentoni Estivi : Il Caso Di Giuni Russo
dc.citation.title | XXXIII Congreso de la Asociación de Docentes e Investigadores en Lengua y Literatura Italianas ADILLI | es |
dc.contributor.organizer | Universidad Nacional de Tucumán. Facultad de Filosofía y Letras. | es |
dc.creator | Strano, Mariano | |
dc.date.accessioned | 2018-10-09T13:51:26Z | |
dc.date.available | 2018-10-09T13:51:26Z | |
dc.date.issued | 2018-09-19 | |
dc.description.abstract | In questo lavoro esporrò alcuni dei topoi letterari presenti nei testi delle canzoni di Giuni Russo (1951-2004), col fine individuare le ragioni che hanno portato alcune di esse al successo, relegandone altre ad un pubblico di nicchia. Nei suoi oltre vent’anni di carriera, Giuni Russo ha spaziato dalla musica sacra, (musicando testi di Giovanni della Croce e Santa Teresa d’Avila), alle hit dell'estate, passando da interessantissime fusioni tra jazz e musica lirica con una versatilità che ha destato lo stupore di diversi critici. Malgrado la ricercatezza di alcuni suoi album, e la profondità di alcuni dei suoi testi, al grande pubblico sono pervenute solo alcune canzonette estive dai ritmi incalzanti, melodie di facile ascolto e testi attaccaticci. Canzoni da spiaggia come "Alghero", "Un estate al mare", "Limonata cha-cha-cha" o "Mediterranea" superano di dieci volte la popolarità media degli altri suoi pezzi. Quale ruolo riveste il mare in queste creazioni, tanto da inclinare la bilancia dalla sua parte al momento di farle diventare canzoni? Perché ha un impatto così forte nei tormentoni dell'estate? Dal momento che l'industria discografica persegue il profitto, i suoi sforzi saranno naturalmente orientati alle vendite. Il prodotto-canzone dovrà dunque essere oggetto di desiderio. È in questo gioco compositivo che viene a inserirsi il meccanismo dell'identificazione soggettiva. Il mare appare e scompare, è un posto che c'è, ma lo si sogna quando non c'è, e diventa appunto oggetto di desiderio per il suo valore nell'immaginario degli ascoltatori. Lontano da "Il mare d'inverno" di Loredana Berté, la presenza baluginante di questo mare crea un tessuto narrativo nel quale passa da protagonista a sottofondo delle canzoni più ascoltate della Russo. Nelle pagine successive cercherò di esporre le sue caratteristiche, le sue funzioni e le sue connotazioni nei testi dei brani presi in esame. | es |
dc.description.fil | Fil: Strano, Mariano. Universidad Nacional de Rosario. Facultad de Humanidades y Artes. Escuela de Lenguas; Argentina. | es |
dc.format | application/pdf | |
dc.format.extent | 1-8 | es |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2133/13089 | |
dc.language.iso | ita | es |
dc.rights | openAccess | es |
dc.rights.holder | Autor | es |
dc.rights.text | https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ar/ | es |
dc.rights.uri | http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ar/ | * |
dc.rights.uri | http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ar/ | * |
dc.subject | Giuni Russo | es |
dc.subject | Mare | es |
dc.subject | Tormentone estivo | es |
dc.title | Il Mare Nei Tormentoni Estivi : Il Caso Di Giuni Russo | es |
dc.type | conferenceObject | |
dc.type | documento de conferencia | |
dc.type | acceptedVersion | |
dc.type.collection | comunicaciones | |
dc.type.version | acceptedVersion | es |